Dagda ha una casa nella regione di Glen Edin, al nord, dove ha organizzato il tutto per incontrare una donna.
Il fiume Unshin ribolle verso sud, lui vide una donna vicino al fiume con un piede in Aghanagh e l’altro in Lisconny. Nove trecce abbracciavano la sua testa, Dagda la chiamò e giacquero assieme nel così detto “letto della coppia”; il nome di questa donna era Morrigan.
Morrigan disse a Dagda che i Formoriani sarebbero sbarcati a Magh Scene, e che lui avrebbe dovuto chiamare i campioni irlandesi per incontrarli al “Ford of the Unshin”. Lei distruggerà Indech, il re dei Formori, a prenderà da lui il suo sangue e i suoi testicoli. Poi si sarebbe diretta a piene mani verso la folla che l’aspettava al “Ford of the Unshin”, che sarà ricordato nella storia, causa questo atto, come “Ford of Destruction”.
Quando sbarcarono i Formoriani, Lugh mandò Dagda a spiarli e cercare di ritardare i loro movimenti fin quando gli uomini d’Irlanda non sarebbero stati pronti. Dagda si recò al campo Formoriano e chiese una tregua. Questa venne accettata, ma per schernire Dagda i Formori gli prepararono un porrige, giacchè la sua ingordigia per quella pietanza era ben nota. Riempirono il calderone del loro Re con ben 4 galloni di latte appena munto, e la stessa quantità di carne e lardo. Misero anatre, pecore e maiali e bollirono tutto assieme. Alla fine misero il tutto in un’enorme buca nel terreno, e il Re Formoriano disse a Dagda che sarebbe stato ucciso se non avesse finito tutto. E non sia mai detto che i Formoriani non siano generosi…
Così fu che Dagda prese il suo mestolo, grande abbastanza per far stendere un uomo e una donna assieme, e tirò su una bella porzione. “ se il sapore è uguale all’odore, è veramente un buon porrige “ così dicendo si infilò il mestolo ricolmo in bocca… Mangiò e mangiò e mangiò alla fine grattò addirittura con il dito sul fondo della buca. Poi, dato il lauto pasto, si sentì assonnato, e tutti i Formoriani lo schernirono.
Quando Dagda si svegliò e vide che i Formoriani continuavano a deriderlo, se ne andò alla spiaggia di Eaba. Non fu per nulla facile muoversi date le dimensioni della sua pancia. Non aveva propriamente un bel’aspetto ora, un mantello che copriva a malapena la parte superiore delle spalle, una tunica marrone con molti e grandi buchi, due stivali di pelle di cavallo con la pelliccia all’infuori, e con le parti intime che penzolavano all’aria. Dietro lui trascinava una mazza così grossa che nemmeno otto uomini potevano spostarla, che lasciava un solco profondo abbastanza per segnare il confine di una provincia, e questo divenne il conosciuto “solco della mazza di Dagda”.
Nel mentre camminava vide una ragazza di fronte a lui, veramente molto bella, con i capelli raccolti a treccia sulla sua testa. Dagda era voglioso di lei ma era troppo grosso a causa della sua pancia. La ragazza iniziò a schernirlo e a deriderlo.
“che motivi hai per farmi spostare dalla mia strada?” chiese lui arrabbiato.
“Ho voglia che mi riporti sulla tua schiena a casa di mio padre” rispose lei tranquillamente.
“E chi sarebbe tuo padre??” chiese Dagda
“Indech, il re dei Formoriani” disse lei.
Poi lei cadette su di lui percuotendolo qui e là finché lui sentì le sue viscere muoversi. Lei continuava a canzonarlo con satire, allora lui decise di portarla in schiena come richiesto. Stanco di tutto ciò svuotò quello che aveva in corpo nel solco fatto prima e si arrampicò, lei lo aspettava in cima e appena possibile gli saltò in schiena. Gli caddero delle pietre dalla cintura, o forse potevano essere i suoi testicoli, comunque lei saltandogli in groppa gli tirò un colpetto sulla groppa come un fantino fa con il suo cavallo, ma da cosa nasce cosa e i due divennero amanti, e così fu che giacquero assieme.
Poi la ragazza formoriana gli disse “non dovresti andare in battaglia per nessuna ragione al mondo”
“certamente io ci andrò” rispose Dagda
“No non ci andrai, per ogni guado che attraverserai io rimarrò impietrita dalla paura”
“potresti aver ragione” disse lui “ ma non riuscirai a tenermi fuori dalla battaglia, lascerò pesantemente la mia impronta su ogni roccia e il calco del mio tallone rimarrà su ogni pietra per sempre”
“ma non andrete mai oltre me finchè non radunerò i Formori i figli di Tethra, perché sarò una quercia gigante in ogni guado e passaggio che dovrete affrontare” replico lei.
“andò egualmente e passando segnerò con la mia ascia ogni quercia di modo che il mio segno rimanga su ogni quercia per sempre”
Poi la ragazza, la figlia di Indech, disse “Raduna gli uomini d’irlanda in un posto unico, e lascia che i Formoriani entrino. Io ostacolerò i Formoriani e canterò magie contro il loro esercito.
Questo è quello che ho trovato… non mi piace un granchè quindi ci metto un paio di note esplicative:
Dagda: divinità celtica simbolo di abbondanza ricordato per 3 cose, il calderone sottratto a formoriani simbolo di abbondanza (si dice che possa sfamare un esercito intero senza mai finire il cibo), la sua arpa magica con la quale cambiava stagione , e la sua “mega mazza” che aveva il potere di donare la morte o riportare alla vita.
Morrigan: dea della battaglia, e della fertilità
Formoriani: razza di giganti demoniaci primi invasori dell’Irlanda ma non riuscirono nella conquista causa una terribile piaga che decimò le loro forze
Lugh: detto “Lamfhada” ovvero dalle lunghe braccia, soprannome dovuto alle sue armi (lancia e frusta). Signore di pgni conoscenza.