Cap. VII - Mostri!
Mi trovai al centro di una gigantesca stanza circolare di pietra grezza.
Lungo le pareti, illuminate da poche torce, vidi centinaia di porte.
Ognuna era incisa con uno strano simbolo fatto di fiamme.
Feci per muovermi quando inciampai in una massa invisibile che esclamò: "Ahh! Cacchio che paura, mi hai fatto venire un infarto!"
Così dicendo si dehiddò, e mi apparve seduto a terra, avvoltolato nel suo mantello, il ranger Dion.
"Dioooon?! Ecco dove eri finito, ti abbiamo cercato per mesi!", dissi.
"Eh, si, sigh. Sono rimasto chiuso qua sotto."
"Ma come, un ladro pro come te che non riesce ad evadere?" chiesi.
"Vedi tutte quelle porte? Ognuna contiene un mostro aggressivo e fortissimo. Tutte tranne una, che conduce da qualche altra parte. Finora ne ho provate una cinquantina e mi è andata male: quando sbaglio devo restare hiddato finchè il mostro non si stufa e torna nella sua tana. Possono passare giorni!"
"Mmm. Beh per fortuna hanno tutte un simbolo diverso, così ti ricordi quelle che hai già aperto", commentai sagacemente.
"Sì, anche se ho letto sul sito di Valmerwolf che una volta scoperta la porta giusta i simboli si rimescolano" sentenziò Dion.
"Ecco", aggiunse," ora è il momento di provare quella, con il simbolo di un drago a due teste, sei pronto?".
"Io? Eh.. si certo.. cioè..eh no aspetta!! Io non mi posso hiddare come te!!" esclamai.
"Ah, già! Se apro io aggra comunque te e magari pure me, quindi conviene che provi tu, io sgruppo e resto hiddato, e se esce un mostro tu lo uccidi e poi io mi dehiddo e vengo con te."
Come mi aveva detto più volte Arixa, dovevo migliorare la mia capacità di concentrazione, perchè non riuscivo a capire frasi più lunghe di dieci parole o che implicassero... eh poi non ricordo più cosa diceva.
Comunque non ero riuscito a seguire il discorso di Dion, mi limitai ad annuire e mi sdraiai, fingendomi morto. In genere funziona sempre.
"Hai capito quale porta? Quella con il simbolo del drago a due teste" disse Dion sparendo nel nulla.
Mi trascinai fino a lì e usai la staffa per abbassare la maniglia.
La porta si aprì lentamente, cigolando.
Non ne usciva niente, se non una leggera e fresca brezzolina.
Lentamente mi infilai nel passaggio.
Mentre l'uscio si chiudeva bruscamente dietro di me, intravidi un furioso turbinare di porte e di fiamme, mentre Dion urlava "macheculooooo!".
Povero Dion, era rimasto dentro. Purtroppo non potevo fare nulla per aiutarlo, se non cercare si sollevargli il morale, quindi gridai: "Wow!! Di qua è bellissimo! Cibo, donne, musica! Dài che ce la fai Dion!! Forza Dion!"
Sentii una corsa, il cigolio di una porta. Poi credo il ringhio e lo sbuffo di due draghi, passi, lotta, boh un casino.
Non potevo sopportare quel fracasso, ho le orecchie sensibili di elfo, mi allontanai salendo delle scale.